Nei pressi dei monti Ernici, catena montuosa dell'Appennino centrale nota per i suoi paesaggi spettacolari, le vette elevate e la ricca biodiversità, Vico nel Lazio ha origini storiche incerte.

Vista dall'alto del borgo
Vista dall'alto del borgo

Cosa vedere

Il vero simbolo e monumento più importante è senza ombra di dubbio la cinta muraria, intatta nei secoli e ancora oggi, con le sue 25 imponenti torri, sembra voler proteggere il borgo. Si sviluppa su un tracciato ovale con un asse maggiore di 300 metri e un asse minore di circa 250 metri. È dotata di tre porte d’accesso (Porta Orticelli, Porta Guarcino e la Porta a Monte) orientate secondo i punti cardinali, ricalcando l'assetto di un accampamento romano. Il suo sviluppo iniziò intorno all'XI secolo e il sistema difensivo raggiunse l'aspetto maestoso attuale probabilmente nel XIII secolo. Nel centro storico che merita di essere apprezzato facendo una piacevole passeggiata fra i suoi vicoli ricchi di storia, si trovano la collegiata di San Michele Arcangelo risalente al XIII secolo e restaurata nel 1800, la chiesa principale del paese; la chiesa romanica di Santa Maria, risalente al XIII secolo ed infine il Santuario della Madonna del Campo. Da vedere anche il Palazzo del Governatore un gioiello architettonico con eleganti bifore e colonne centrali artisticamente lavorate, che oggi ospita il Museo della Pace – Arti e Mestieri e la Sala Consiliare. Un'altra costruzione di interesse è la piccola Caserma della gendarmeria pontificia, situata accanto a Porta a Monte. Questa struttura è parte integrante del sistema difensivo antico.

Collegiata di San Michele Arcangelo

Prodotti e tradizioni

Il prodotto tipico del borgo è l’olio extravergine di oliva dei monti Ernici.     

Eventi

Tra le manifestazioni più significative, segnaliamo: Giullari in borgo (agosto) festival buskers che trasforma il borgo in un grande palcoscenico a cielo aperto; la Festa patronale di San Giorgio (fine luglio) con celebrazioni religiose, una processione con la statua del santo, stand gastronomici e musica; la Sagra della sagna e fagioli che si tiene nel mese di ottobre, celebrando questo piatto tipico.

Perché Bandiera Arancione:

“In un contesto naturalistico di pregio, l’atmosfera tipica e accogliente colpisce subito il visitatore. Il centro storico, circondato dalla possente cinta muraria, è caratteristico e ben conservato. Gli attrattori storico-culturali sono ben tenuti e fruibili e all’esterno un’esaustiva segnaletica di informazione permette di scoprirli anche quando sono chiusi.” Elsa, ghost visitor TCI