Guarcino è inserito in un territorio di grande importanza naturalistica. Alle sue spalle si innalza il massiccio di Campocatino, circondato dalle vette dei Monti Ernici e da cui si gode il panorama del basso Lazio fino al mar Tirreno, comprese le Isole Pontine.

Piazza del borgo di Guarcino
Piazza del borgo - Foto: Shutterstock

Cosa vedere

La chiesa di San Michele Arcangelo eretta sui resti del Tempio pagano di Marte e adattata nel 1587 per ospitarvi le monache benedettine. La chiesa di San Nicola rivestita da decorazioni tardo-barocche, con numerose opere pittoriche del ‘700. La cripta di San Benedetto, nei locali seminterrati di una abitazione, è un unico ambiente coperto da volte a crociera con una colonna in marmo al centro. Il monastero di San Luca che sembra sia stato fondato da San Benedetto intorno al 528 d.C. con una parte dell’edificio a picco sul fiume. I palazzi Patrasso dove è nata Emilia Conti, la madre di papa Bonifacio VIII, e Tomassi, che si trova vicino la vecchia cinta muraria ed è sorretto da una grande arcata a sesto acuto che scavalca la strada.
Campocatino invece è meta di escursionismo e stazione sciistica molto frequentata in inverno e in estate, oltre ad essere un luogo tra i più nevosi dell’Appennino e sede di un interessante Osservatorio Astronomico.

Campocatino - Foto: Shutterstock

Prodotti e tradizioni

Da oltre un secolo, Guarcino è conosciuto per i suoi amaretti, il cui profumo e sapore delicato sono il simbolo del territorio. Si racconta che la ricetta fu donata da un vecchio frate, in segno di gratitudine per l’ospitalità ricevuta. Ogni anno, a fine luglio, il paese celebra questo dolce unico con una sagra dedicata.

Eventi

Tra le manifestazioni più significative, oltre alla già citata Festa dell’amaretto, segnaliamo: l’Estate Guarcinese che anima il borgo nei mesi estivi, ad agosto la Disfida del Malpensa, rievocazione storica che si tiene ad agosto e la Sagra degli Abboti, involtini di trippa vaccina ripieni di pancetta, sedano e carota, prezzemolo e aglio.

Perché Bandiera Arancione:

“In un contesto naturalistico di pregio, la località si distingue per la tipicità del centro storico che si può scoprire anche grazie a un efficiente percorso di visita, per la fruibilità degli attrattori storico-culturali, ben tenuti e con adeguata segnaletica di informazione all’esterno. Buona è inoltre la promozione del prodotto tipico locale e la presenza di negozi e punti vendita dove poterli acquistare.” Paolo, ghost visitor TCI