Archeologia, spiritualità, folklore, amori ed aromi nella città candidata a Capitale italiana della Cultura 2028

In esclusiva per gli iscritti e gli amici del Touring Club Italiano un viaggio nel tempo nella città delle streghe, attraverso i suoi simboli e le sue storie, dall’antico culto isiaco ai santi cristiani, passando per i luoghi del potere longobardo (beni UNESCO) e le leggende popolari delle janare.

BENEVENTO – Dal 1860 capoluogo di provincia del Regno d’Italia, Benevento nell’antichità fu città cosmopolita, punto di incontro tra le più diverse culture dell’Europa e del Mediterraneo grazie alla sua posizione centrale nei percorsi tra Nord e Sud, tra Oriente ed Occidente. Il passaggio della Regina Viarum, che proprio da Benevento si biforca nelle due diramazioni Claudia e Traianea, ne è la più eloquente testimonianza.  Da caposaldo dei Sanniti irpini a municipium Romano, fu capitale di un esteso Principato longobardo indipendente, e poi Città pontificia, ricca di testimonianze di una cristianità colta, che sviluppò forme proprie perfino nella scrittura e nella espressività musicale. Meno noto, tra i tanti aspetti di un patrimonio straordinariamente multiforme, è il legame di Benevento con il culto di Iside, di matrice egizia. Esso è testimoniato da cospicui rinvenimenti archeologici, che fanno di Benevento la città italiana che più di ogni altra, dopo Roma, custodisce antichità egizie originarie del luogo. E se il più noto mito delle streghe di Benevento è riferito a leggende collocate in epoca longobarda, le sue radici vanno ricercate proprio nei culti isiaci. Iside, infatti, in età ellenistica venne a identificarsi con Ecate, dea degli inferi, che a sua volta si sovrapporrebbe alla figura della romana Diana. Tutte figure e miti, questi, che sembrano ispirare l’immagine della strega-janara (secondo alcuni studiosi da dianara, “seguace di Diana), che riprodurrebbe l’archetipo della Ecate greca, capace di realizzare fascinazioni e di trasformarsi ora in lupa, ora in asina.

Ma come si diffuse a Benevento il culto isiaco? Fu l’imperatore Domiziano, che nell’89 d.C., di ritorno dal suo viaggio in Egitto, fece erigere un tempio in onore di Iside Pelagia, importando dalla terra egiziana materiali e manufatti. Iside fu proclamata Signora di Benevento e Domiziano proclamò la propria divinizzazione, al modo dei faraoni. Tanto ci dicono le iscrizioni geroglifiche dei due obelischi gemelli un tempo posti all’ingresso del tempio; di questo edificio, che dovette essere immenso, il sottosuolo beneventano ha restituito statue raffiguranti Horus, sfingi ed altri numerosi reperti, oggi custoditi presso il Museo ARCOS.

Nelle trasformazioni succedute alla disgregazione dell’Impero Romano, l’esteso territorio che era stato la Provincia Samnii fu insediato dai Longobardi, i cui riti e tradizioni legate al culto di divinità pagane includevano l'impiccagione di una pelle di capro all’albero sacro. Da ciò, la leggenda del “noce di Benevento” luogo dei sabba delle streghe/janare.La sopravvivenza di elementi di cultura popolare derivanti da contaminazioni pagane/isiache perdurò dopola conversione dei Longobardi al cristianesimo.

Benevento e il suo territorio fin dagli albori della cristianità hanno espresso figure di grande rilievo nella storia della Chiesa: di san Gennaro (272-305), che ne fu Vescovo, si conserva la casa natale; un altro vescovo, san Barbato (circa 610-682) originario di Castelvenere è ritenuto il promotore della conversione dei Longobardi al cristianesimo. Nell’838 Sicardo, principe longobardo, trasferì a Benevento le reliquie di san Bartolomeo apostolo, poi custodite nella Basilica che porta il suo nome, nel centro della città di cui è patrono. Tra i santi moderni non si possono non ricordare il medico san Giuseppe Moscati (1880-1927), la cui casa natale è proprio davanti all’Arco di Traiano, ed il frate cappuccino San Pio (1887-1968), al secolo Francesco Forgione da Pietrelcina. Tra i molti personaggi legati a Benevento primeggia il domenicano Vincenzo Maria Orsini (1649-1730) che fu Arcivescovo della città, e in seguito papa col nome di Benedetto XIII.

In collaborazione con Spazio@perto APS

Altre informazioni utili:

programma di massima

# Ore 9.45 : Ritrovo dei partecipanti in piazza santa Sofia. NB: per le auto si suggerisce il parcheggio in zona Via Nicola da Monteforte/ Piazza Risorgimento (Parking Mercato Rionale).

# Ore 10.00 : Percorso guidato nel centro cittadino: Santa Sofia, Museo del Sannio con la Sezione Egizia nel Museo ARCOS; il Giardino del mago; gli obelischi egizi di Benevento.

# Ore 13.00 : Pranzo (facoltativo) presso il ristorante Cotton Club (via Annunziata n. 130 tel 328 949 9545) al costo di € 30,00 a persona con il seguente menù: antipasti* (Sformatino di Verdura selvatica e patate; zuppetta di Ceci Neri del Fortore; selezione di Formaggi del Sannio); primo* (Fusillo riccio beneventano alla “Vucciria” pomodori freschi e secchi ed erbe aromatiche del Taburno); secondo* (Arista di maiale sannita con crema di Mele Annurche); dessert* (Torta sbriciolata allo Strega; Copeta beneventana); acqua minerale, vino*, caffè.

*Pietanze e materie prime di territorio. Nel prenotare, si prega di segnalare eventuali intolleranze, allergie o preferenze vegane, vegetariane ecc.

# Ore 15,30 : Janua – Museo delle streghe, in Palazzo Paolo V: il lato magico e oscuro del folklore; a seguire, visita ad alcuni tra i più significativi edifici religiosi del Centro Storico.

# Ore 18,00 : Termine della manifestazione.

Prenotazioni:

Dal 1/8/2025 fino ad esaurimento dei posti disponibili a mezzo email

benevento@volontaritouring.it o fabiana@rotolandoversosud.it

Partecipanti: minimo 20 –  massimo 40

Volontario TCI Accompagnatore: console emerito Giovanni Liparulo

telefono attivo il giorno della visita: tel. 338 343 1737

Trasporti: mezzi propri

Contributo di partecipazione

– Iscritto TCI     €    12,00

– Non iscritto   €    15,00

Il contributo di partecipazione e il costo del pranzo (per chi lo prenota) sarà raccolto in contanti, all’arrivo, il giorno della manifestazione.

Il contributo di partecipazione comprende: la guida turistica professionale; l’ingresso ai Musei del Sannio, Arcos e Janua; le spese organizzative della Succursale Touring di Benevento, l’assistenza del Volontario Touring Accompagnatore, le assicurazioni per la responsabilità civile.

Il contributo di partecipazione NON comprende: il pranzo (30,00 euro a persona); le spese di carattere personale e tutto quanto non specificato.

Il Club di Territorio di Benevento si riserva di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per gli Iscritti e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi in via eccezionale i non iscritti perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi iscriversi.